Qui Firenze – Un monumento per i deportati fiorentini
Sono giorni molto attivi sul fronte della Memoria. Spettacoli teatrali, cerimonie solenni, petizioni e iniziative di vario genere coinvolgono direttamente la Comunità ebraica di Firenze. Tra i progetti più significativi in cantiere la prossima realizzazione di un monumento alla memoria dei deportati fiorentini promossa dal Rotary Club e patrocinata dai più importanti enti pubblici locali. Dell’esecuzione dell’opera si occuperà lo studente dell’Accademia delle Belle Arti che risulterà vincitore di un concorso di prossima banditura. La raccolta fondi per finanziare l’iniziativa è stata avviata ieri sera al teatro della Pergola dove undici professionisti fiorentini trasformatisi in attori per un giorno hanno richiamato un pubblico numeroso alla performance di beneficenza in tre atti diretta dal regista Nicola Zavagli e ispirata alla figura di Woody Allen. Intanto nel pomeriggio odierno alle 17 nel magnifico scenario rinascimentale del Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio si svolgerà una cerimonia dal grande valore simbolico. La città di Firenze nella persona del sindaco Matteo Renzi consegnerà infatti il Giglio della Liberazione alle molte centinaia di fiorentini (nella maggior parte dei casi il riconoscimento verrà consegnato alla memoria) che combatterono il nazifascismo contribuendo a liberare la città dal giogo della dittatura. La cerimonia è inserita nel programma della Festa della Toscana proprio per sottolineare il ruolo svolto da Firenze e della sua cittadinanza nel processo di nuova democratizzazione del paese. Scorrendo l’elenco dei molti meritevoli che verranno premiati si possono leggere alcuni nomi di ebrei fiorentini tra cui Enzo Valobra e Paolo Bassani. Su iniziativa del Consiglio della Comunità ebraica di Firenze inoltre è partita negli scorsi giorni una raccolta firme per sostenere il progetto di intestazione della biblioteca comunale di Reggello alla memoria di Carolina Lombroso Calò e dei suoi figli, catturati dai nazifascisti nel reggellese e deportati prima a Fossoli e poi ad Auschwitz per non farvi più ritorno (l’ultimo dei figli venne drammaticamente concepito nel convoglio diretto in Polonia). Infine da segnalare un dibattito che si svolgerà il 14 dicembre alle 21 nelle sale comunitarie. Tema del confronto sarà l’opportunità o meno di introdurre in Italia una legge di Stato sul negazionismo. Il dibattito sarà introdotto dall’antropologo Ugo Caffaz e verrà moderato dal consigliere con delega alla Cultura Renzo Bandinelli.