…Rogo

In piazza Campo de’ Fiori ieri, sotto una pioggia battente, è stato commemorato, alla presenza di rav Riccardo Di Segni e rav Adin Steinshaltz, il rogo del Talmud, avvenuto a Roma il 9 settembre 1553, regnante Giulio III. Non immaginatevi una copia solitaria del Talmud data simbolicamente alle fiamme. Le copie del Talmud erano state sequestrate ovunque, e furono portate tutte al rogo, carrettate e carrettate di libri dati alle fiamme. L’accusa contro il Talmud era quella di essere un testo blasfemo ed eretico. I frati avevano discusso tre secoli per decidere se fosse più blasfemo o eretico, e alla fine era prevalsa l’idea di usare ambedue le accuse. La piazza in cui fu bruciato il Talmud era riservata principalmente, fra i molti luoghi di esecuzione della Roma del tempo, ai roghi. Vi venivano bruciati i libri, come appunto il Talmud, ma anche gli eretici, in effigie e in carne ed ossa. Ce lo ricorda la statua a Giordano Bruno, bruciato vivo in quella piazza il 17 febbraio del 1600.

Anna Foa, storica