Hanukkah 5771 – Luce sull’Italia
Cala la sera e la prima candela di Hannukah illumina piazzetta Primo Levi. Con l’allegro vocio dei bambini e lo sguardo dei curiosi a fare da cornice, la Comunità di Torino ha condiviso con la città l’accensione del primo lume in ricordo del miracolo di Hannukah. Protagonista dell’evento il grande candelabro a otto bracci, realizzato in collaborazione con il gruppo di israeliani torinesi di Tzabar, in particolare grazie all’impegno di Roy Grinfeld. La serata, ideata dal consigliere alla cultura Sarah Kaminski, si è aperta con il breve intervento del presidente della Comunità Tullio Levi che ha spiegato ai presenti il significato di questa gioiosa festa. Lo stesso Levi, circondato dai bambini della scuola ebraica Colonna e Finzi, ciascuno con il proprio candelabro in mano, ha accesso la grande Hannukiah. Assente giustificato il rabbino capo di Torino, rav Eliyahu Birnbaum bloccato in aeroporto dalla neve; a fare gli onori di casa, dunque, ci hanno pensato rav Avraham De Wolff e rav Alberto Somekh.
Per scaldare gli infreddoliti presenti nella gelida serata torinese, Lidia Krieger e Hashomer Hatzair hanno organizzato un banchetto, offrendo vin brulé, sufganiot e altri dolci della tradizione ebraica. Dopo un accenno di balli e canti in piazza, i festeggiamenti sono proseguiti al centro sociale della comunità con le iniziative organizzate da Caravan, un gruppo di persone legate dall’Organizzazione Sionistica Mondiale.
In chiusura della festa il presidente Levi ha voluto ringraziare Alberto Bolaffi per il contributo dato alla realizzazione dell’evento mentre la consigliera Kaminski ha sottolineato il grande impegno dei tecnici della Comunità, Claudio Aperno e Gualtiero Del Mare.
dr