Pagine Ebraiche – L’Italia ebraica a Congresso
L’ultimo numero del 2010 del giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche in questi giorni in distribuzione non poteva trascurare un momento fondamentale di questo mese di dicembre: il Congresso dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che vedrà anche l’intervento del Presidente della Repubblica. Giorgio Napolitano ha accettato l’invito che il presidente del’Ucei Renzo Gattegna gli ha consegnato insieme al giornalista Arrigo Levi, oggi Consigliere alle relazioni esterne del Quirinale. Un momento, quello dell’invito al Colle, che anche Enea Riboldi racconta simbolicamente nella vignetta che dona a Pagine Ebraiche questo mese. È proprio Arrigo Levi il protagonista del colloquio con il direttore Guido Vitale. Nell’intervista il grande giornalista rievoca la sua vita e il suo itinerario di ebreo cosmopolita al 100 per cento e di italiano al 100 per cento (“E se la somma fa più di cento – racconta Levi – non è colpa mia, ma della storia della mia gente e della mia vita come l’ho vissuta”).
Il Congresso UCEI in programma dal 5 all’8 dicembre rappresenta una quattro giorni in cui non solo verranno rinnovati gli organi di governo, ma anche e soprattutto si discuterà della riforma dello Statuto che regola la vita dell’ebraismo italiano, delle Comunità e di molte altre istituzioni dell’ebraismo italiano. Così sono molti gli interventi sul tema ospitati nelle pagine del giornale. Fra i leader ebraici italiani e gli esperti parlano fra gli altri oltre ai giuristi Guido Neppi Modona e Giorgio Sacerdoti, Leone Paserman, Giacomo Saban, Anna Segre e i Consiglieri Ucei Valerio Di Porto, Anselmo Calò, Dario Calimani, Gadi Polacco. Ma a offrire il proprio contributo al dibattito, che dopo lunghi mesi giunge in dirittura d’arrivo, appaiono non sono soltanto leader e cariche elettive: nelle pagine degli editoriali, intellettuali di diverso orientamento, da Sergio Della Pergola ad Anna Foa, da David Bidussa a Ugo Volli, da Giorgio Israel a Claudio Vercelli lanciano ai delegati al Congresso “messaggi in bottiglia”, per raccontare dalle prospettive più differenti il mondo ebraico e le istituzioni ebraiche che vorrebbero. In un editoriale intitolato “La posta in gioco” il Presidente dell’Unione Renzo Gattegna rivolge a tutti l’augurio che il dibattito sprigioni tutto il potenziale e la ricchezza intellettuale dei partecipanti.
Una delle questioni più complesse su cui il Congresso è chiamato a discutere è il ruolo del rabbinato e il suo rapporto con le istituzioni comunitarie. Negli scorsi mesi grande è stato il fermento intorno a questo tema. Qualche ulteriore chiarimento lo fornisce il presidente della Comunità di Torino, Tullio Levi, rispondendo alla sollecitazione di una lettera pervenuta in redazione. Viene inoltre tracciato un primo bilancio dell’operato del nuovo rabbino capo di Torino, rav Eliahu Birnbaum, a cinque mesi dalla sua nomina, e presentato il nuovo rabbino capo di Venezia, rav Gili Benyamin, che entrerà in carica al posto di rav Elia Richetti, ormai prossimo alla pensione (pag. 10).
Non poteva che essere significativo, fra l’altro, l’apporto dei rabbini italiani, insieme a quello di molti altri studiosi, al dossier di questo numero, che è dedicato a un tema centrale per l’identità di tutti gli ebrei contemporanei: il Talmud, a poche settimane dalla conclusione della monumentale opera di traduzione commentata dall’antico testo in aramaico all’ebraico moderno, realizzata da rav Adin Steinsaltz. E una buona notizia è arrivata per l’Italia: con il sostegno del Collegio Rabbinico e dell’UCEI parte un progetto di traduzione del Talmud anche in italiano. Pagine Ebraiche racconta la profonda attualità di questo testo, punto di riferimento dell’identità ebraica nei secoli passati, come al giorno d’oggi, in pagine aperte dal rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, con un impianto grafico del tutto originale, che richiama la complessa e straordinaria impaginazione del Talmud di Vilna, capitale lituana culla di straorinari rabbanim e pensatori, tra cui Nissim Gaon, i cui commenti corredano il Talmud. Seguono fra gli altri gli interventi di rav Alberto Moshe Somekh, rav Gianfranco Di Segni, Stefano Levi Della Torre e Donatella Di Cesare.
L’intensa vita ebraica lituana fu spazzata via dai nazisti e lasciata nell’oblio dai sovietici durante e dopo la Seconda guerra mondiale. Oggi finalmente agli ebrei lituani il governo ha riconosciuto gli indennizzi per quello che persero. A questa notizia, insieme alla corsa alle risorse energetiche del Polo Nord è dedicata la sezione di Orizzonti per uno sguardo rivolto verso l’estero, mentre l’area Eretz si occupa di un progetto israeliano per sfamare Gaza, oltre a contenere le rubriche di Rothshild Boulevard e Kol Ha-Italkim. Infine l’approfondimento economico è dedicato al rapporto tra etica ebraica e spirito del capitalismo, con il contributo dell’economista Aviram Levy.
Ma dicembre è anche il mese di altri appuntamenti importanti per l’ebraismo italiano, primo fra tutti la festa di Hanukkah, cui è dedicata la fotonotizia in copertina che richiama la mostra dei Cento lumi con la sua collezione di hanukkiot d’autore, che da Casale Monferrato è attualmente in trasferta a Parigi. Alle luci di Hanukkah e al loro rapporto col tema dell’educazione è dedicato anche l’intervento di rav Roberto della Rocca nelle sezione di cultura ebraica, in cui si parla anche del mese di Tevet, della parola Beth HaKeneseth e della ragione per cui si prega in lingua ebraico.
In questi mesi poi inizia l’iter di valutazione dei progetti che hanno risposto al bando di concorso per il Museo dell’Ebraismo Italiano che sorgerà a Ferrara, al centro di molti interventi comparsi negli scorsi mesi su Pagine Ebraiche, che torna a fare il punto sulla situazione in questo numero. Un altro aggiornamento è quello relativo alla situazione del Tempio italiano di Gerusalemme, cui era stata dedicata la copertina del giornale a novembre, con un appello alla solidarietà per reperire i fondi per il restauro. Nelle pagine di apertura troviamo anche l’annuncio di un premio dedicato a Guido Fubini e un nuovo ciclo di corsi a Milano per il progetto Revivim.
Nella sezione dedicata alla cultura ci si occupa ancora di Persecuzione, il nuovo di romanzo di Alessandro Piperno. Lucilla Efrati parte da una domanda: Leo Pontecorvo e Rachel Spizzichino, i due protagonisti, rappresentano davvero gli ebrei romani, la loro identità, le loro sfumature? Dopo aver fatto parlare in anteprima i critici letterari nel numero di novembre, Pagine Ebraiche lo ha chiesto a sette componenti della Comunità ebraica di Roma, di differente età, formazione e professione, ma tutti accomunati dal vivere profondamente la loro identità di ebrei romani, dall’appartenere a famiglie ebraiche romane da generazioni, se non da secoli. Rav Benedetto Carucci Viterbi, Marco Di Porto, rav Amedeo Spagnoletto, Dora Piperno, Mario Pacifici, Stefania Anav, Stefano Valabrega. Ne emerge un mosaico di idee e impressioni molto diverse e spontanee.
Prosegue poi l’approfondimento sul filosofo ebreo Carlo Michelstaedter nel centenario della sua prematura scomparsa, con la presentazione della mostra goriziana Far di se stesso fiamma, e del nuovo libro di Sergio Campailla, Il segreto di Nadia B.
Da leggere poi l’intervista di Anna Momigliano allo scienziato Simon Baron Cohen, cugino di Sasha-Borat, ma soprattutto una delle massime autorità mondiali in tema di autismo, la rievocazione della storia di Harry Houdini, il mago e acrobata che incantò il mondo, cui il Museo ebraico di New York dedica una mostra questo inverno, e ancora le pagine di storia e memoria dedicate alle donne di scienza perseguitate dal fascismo e al libro di Liliana Picciotto L’alba ci colse come un tradimento dedicato al campo di concentramento di Fossoli.
Per finire, Pagine Ebraiche di dicembre dedica il ritratto a Eric Cantor, stella nascente dei repubblicani al Congresso Usa. Immancabile, in chiusura, una gustosa notizia di sport, svelata a Pagine Ebraiche dal talent scout Israel Maoz: nel pezzo di Adam Smulevich si racconta che il campionissimo ex Milan Ricardo Kakà avrebbe potuto arrivare in Italia diversi anni prima, ma la Fiorentina se lo fece soffiare.
rt