Le luci di Hanukkah illuminano l’Arco di Tito

Il quarto lume di Hanukkah è stato acceso a Roma in un luogo che per gli ebrei della Diaspora ha un significato profondo: davanti all’Arco di Tito. Cerimonia promossa dalla Keren Hayesod grazie all’impegno della sua presidente mondiale Johanna Arbib. Nonostante il freddo intenso moltissime persone, fra cui la vicepresidente Ucei Claudia De Benedetti si sono radunate davanti all’Arco mentre il coro del Tempio Maggiore, diretto dal maestro Claudio Di Sergni ha intonato il brano “Shir ha Mahalot” con il suggestivo sfondo del Colosseo e dei resti di Roma antica. Subito dopo i ragazzi del Benè Akiva hanno cantarto il Maotzur, mentre al centro dello spiazzo dove è stato posto un piccolo palco con la bandiera d’Israele campeggiava una piccola Hanukkiah rivestita di foglie. Enrico Campagnano vicepresidente della Keren ha Yesod di Roma ha introdotto i messaggi di saluto del rabbino capo di Roma, rav Riccardo Di Segni, del presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, dell’ambasciatore di Israele Gideon Meir e del sindaco Gianni Alemanno. Subito dopo l’accensione è stato avviato un collegamento telefonico con Noam Shalit, il papà di Gilad il soldato prigioniero di Hamas da oltre tre anni e del quale si auspica il rilascio.