Ugei a congresso – Nove voci e sei città nel nuovo Consiglio
Un Consiglio nuovo e nuove prospettive per l’Unione dei giovani ebrei italiani riunita a congresso a Genova. Al termine dei lavori, che si sono conclusi domenica pomeriggio, si è eletto un nuovo Consiglio ampiamente rappresentativo delle diverse identità dei giovani ebrei italiani: tra i dieci candidati per i nove consiglieri eleggibili sono stati eletti Vittorio Robiati Bendaud (Milano), Leone Hassan (Roma) , Davide Lascar (Firenze), Yohanan Man (Milano), Moshe Polacco (Genova), Daniele Massimo Regard (Roma), Sharon Reichel (Torino), Benedetto Sarcedoti (Padova), Debora Sadun (Firenze).
Ha avuto inizio questo venerdì il sedicesimo congresso ordinario dell’Unione dei Giovani Ebrei Italiani, che porterà al rinnovo del consiglio esecutivo per il 2011, all’elezione dei revisori dei conti e del collegio dei garanti per il biennio 2011-2012. In apertura dei lavori il saluto del presidente della Comunità ebraica di Genova, Maurizio Ortona, che ha sottolineato quanto sia importante che un evento di questa portata si svolga in una piccola comunità. Soddisfatto anche il rabbino capo di Genova, Giuseppe Momigliano, che ha richiamato l’attenzione sull’importanza di un’identità ebraica ben radicata da poter presentare al mondo esterno che sempre più chiede a noi ebrei di esprimere la nostra opinione su temi pregnanti per la realtà sociale in cui viviamo. Si è poi svolta l’assemblea preliminare informale, una novità introdotta all’ultimo congresso straordinario di Padova, nella quale sono state presentate in breve ai più di 100 congressisti intervenuti, le regole congressuali e le modalità di intervento per il dibattito.
Dopo la nomina della presidenza del Congresso, affidata a Shmuel Lampronti, affiancato da Rossella Tercatin e da Fabiana Pontecorvo, si è passati alla lettura e all’approvazione della relazione del Presidente UGEI in carica, Giuseppe Piperno. Una relazione che ha presentato gli obbiettivi raggiunti durante quest’anno nei diversi ambiti che contraddistinguono dalle origini l’operato dell’Ugei: dalla comunicazione, con la rinascita del mensile Hatikwa, alle attività interne con un’attenzione volta alla valorizzazione delle piccole realtà locali, all’internazionalizzazione, alle attività politico-sociali, al dialogo interreligioso. In chiusura della prima giornata di lavori non sono mancate le polemiche relative all’autonomia dell’Ugei che secondo alcuni sarebbe stata messa a repentaglio da alcune interferenze esterne al mondo giovanile ebraico.
Nonostante i presupposti non proprio semplici, il sabato l’atmosfera è stata di costruttiva cooperazione con la discussione delle mozioni e degli eventuali emendamenti nelle relative commissioni formatesi durante l’assemblea plenaria: cultura, politica, eventi, reperimento fondi, gruppi locali, comunicazione, al cui interno si discuteranno anche le mozioni relative al giornale Hatikwa, e una commissione itinerante, presieduta da Simone Mortara, che avrà il compito di raccogliere dalle altre commissioni le istanze da presentare in occasione del congresso Ucei che si svolgerà a Roma dal 5 all’8 dicembre. Dopo due ore di accese discussioni i lavori si sono interrotti per l’Avdalah e l’accensione del quarto lume di Hanukkah per poi prepararsi per la festa del sabato sera.
Nella mattinata di domenica sono ripresi i lavori congressuali con la relazione dei tesorieri Federico Raccah e Benedetto Sacerdoti e la presentazione del bilancio consuntivo per il 2010. Si è poi aperta la discussione relativa alle mozioni proposte dalle diverse commissioni. In vista del sesto congresso ordinario UCEI, l’Unione dei Giovani Ebrei Italiani ha deciso di presentare alcune proposte di modifica allo statuto, raccolte dal presidente in carica, Giuseppe Piperno, che avrà diritto di parola al congresso UCEI. Tra le più pregnanti, il riconoscimento da parte dell’UCEI del ruolo dell’Ugei come referente per le attività giovanili rivolte alla fascia di età tra i 18 e i 35 anni, mozione che è stata approvata con larga maggioranza. L’Ugei richiede inoltre di essere sentito con parere consultivo nelle questioni riguardanti le attività giovanili rivolte alla fascia di età tra i 18 e i 35 anni e prima dell’approvazione del bilancio. Un’altra proposta è di mantenere, nel caso in cui la struttura attuale dell’UCEI rimanesse inalterata, la rappresentanza Ugei nelle riunioni di consiglio con la presenza del presidente Ugei o di un suo delegato con diritto di parola. Nel caso in cui venisse invece approvata l’istituzione di un “parlamentino” a rappresentare le diverse istanze dell’ebraismo italiano, si richiede la presenza in esso di un delegato, eletto in seno all’Ugei, con diritto di voto e parola nella persona del presidente o di un suo sostituto.
Cruciale la mozione che esorta l’UCEI a predisporre percorsi, iniziative, politiche e finanziamenti per affrontare in seno alle Comunità il problema della disoccupazione giovanile e che allo stesso tempo sollecita la realizzazione di politiche economiche di sostegno alle giovani coppie con difficoltà economiche. Non sono state poi trascurate le mozioni relative alla linea politica da adottare, quelle riguardanti la gestione economica e la raccolta di fondi per il finanziamento delle attività, le iniziative da proporre ai Gruppi locali delle piccole Comunità, di Milano e di Roma. Da segnalare anche i molti progetti sul fronte della cultura: dalle attività proposte in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia, alla creazione di un registro dei giovani coinvolti nella promozione della cultura ebraica a livello locale e nazionale, al consolidamento dei rapporti interreligiosi e interculturali.
Michael Calimani