Il nuovo Consiglio dell’Unione verso la riforma Renzo Gattegna è il più votato

I diciotto componenti del nuovo Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane sono stati eletti, mercoledì 8 dicembre, al termine dei lavori del sesto congresso Ucei.
Il presidente uscente Renzo Gattegna è il consigliere neoeletto che ha raccolto il maggior numero di preferenze.
Accanto a lui siederanno in Consiglio Claudia De Benedetti (Casale Monferrato), Anselmo Calò (Roma), Dario Bedarida (Firenze), Victor Magiar (Roma), Annie Sacerdoti (Milano), Giorgio Mortara (Milano), Valerio Di Porto (Pisa), Riccardo Hofmann (Milano), Andrea Mariani (Trieste), Raffaele Turiel (Milano), Settimio Pavoncello (Roma), Sandro Di Castro (Roma), Giulio Disegni (Torino), Vittorio Pavoncello (Roma).
Integra il Consiglio la Consulta rabbinica composta dai rabbini Adolfo Locci (Padova), Alfonso Arbib (Milano) e Alberto Moshe Somekh (Torino). Compongono il Collegio dei probiviri Guido Coen (Roma), Ugo Limentani (Roma), David Palterer (Firenze), Paola Jarach (Livorno), Fabio Norsa (Mantova), Giacomo Saban (Roma), Emanuele Cohenca (Milano). Revisori dei conti sono Riccardo Bauer, Cesare Cava e Claudio Coen.
La conclusione del dibattito, la definizione delle mozioni, l’approvazione della riforma dello Statuto dell’ebraismo italiano e il rinnovo del Consiglio e delle altre cariche, avevano contrassegnato l’ultima giornata di congresso, che ha visto, alle sue battute iniziali, anche la presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
I delegati hanno lavorato intensamente, affrontando in un clima complessivamente costruttivo discussioni serrate e decisioni molto complesse e delicate che nei prossimi giorni dovranno essere analizzate nei dettagli e trovare attuazione.
L’attuale Consiglio sarà sostituito da un parlamentino composto da 52 membri, che si dovrà riunire almeno tre volte l’anno. “Lo Statuto del 1987 ha funzionato benissimo. I nostri sforzi su questo nuovo testo sono andati soprattutto nella direzione di aggiornarlo, anche tenendo conto delle modifiche ad esso apportate nel corso del tempo e con l’obiettivo di dare sostanza alla definizione di Unione delle Comunità Ebraiche, coinvolgendo maggiormente queste ultime negli organi di governo dell’Unione”, ha detto il riconfermato Consigliere dell’Ucei Valerio Di Porto che aveva presieduto la Commissione per la riforma dello statuto.
Nel nuovo Statuto è stato inoltre previsto un nuovo sistema elettorale per la Comunità ebraica romana, la più grande in Italia, che sarà basato su un sistema proporzionale con un premio di maggioranza ed elezione diretta del Presidente.