I liberalissimi
Esiste un dibattito di grande ispirazione liberale, contrario a instaurare forme di censura o atti repressivi verso l’opinione antisemita, cioè verso la libertà di pensare, per fare un esempio qualsiasi, che gli ebrei hanno la coda e ci giocano a golf. Si dice liberalissimamente che le azioni volte a censurare il pensiero non favoriscano l’evoluzione del pensiero. Forse è vero. Ma non c’è un liberalissimo che dica qualcosa se la Fiom propone di costringere un omologo sindacato a uniformarsi alle posizioni dei sindacati europei, boicottando la nazione dove quel sindacato opera – Israele. Certo, se voglio costringere un’organizzazione a pensarla come la mia organizzazione, è arduo trovare una qualche evoluzione del pensiero. Si trova solamente che gli operai israeliani devono lottare per far morire di fame le proprie famiglie. E che l’antisemitismo è ciò che resta del socialismo.
Il Tizio della Sera