Qui Roma – Per Settimia e per la Memoria. Pedalando
Una pedalata nei luoghi della Memoria di Roma, dalle Fosse Ardeatine al Museo della Liberazione di via Tasso fino al Portico d’Ottavia. Una pedalata in ricordo di Settimia Spizzichino, unica donna romana tra quelle deportate il famigerato 16 ottobre del 1943, a essere sopravvissuta ai campi di sterminio di Auschwitz e Bergen Belsen oltre che alle atrocità del dottor Mengele nel terribile blocco 10. È giunta alla settima edizione l’iniziativa Pedalando nella Memoria, promossa da Provincia di Roma, Municipi IX e XI con il supporto tecnico della Uisp Roma. L’appuntamento è per domenica 23 gennaio alle ore 9, con raduno dei partecipanti e successiva partenza in due sedi distinte, nel cortile del Municipio IX a Villa Lazzeroni e alla fermata Circo Massimo della metro B. Hanno confermato la propria presenza alla manifestazione il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti e il presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici. I ciclisti convoglieranno inizialmente al Largo Martiri della Fosse Ardeatine con visita al mausoleo che commemora l’eccidio del 24 marzo del 1944 quando i nazisti fucilarono 335 civili inermi come rappresaglia all’azione partigiana di via Rastella. Seguirà una sosta in via Licia 56, nella casa che fu di Giacchino Gesmundo, professore del Liceo Cavour morto in quella drammatica circostanza. Poi le biciclette si dirigeranno in via Tasso dove ha sede il Museo della Liberazione. Nell’occasione il direttore del Museo Giuseppe Mogavero ricorderà la figura di Elvira Sabbatini Palladini, a lungo direttrice del Museo e moglie di Arrigo Palladini, partigiano duramente provato dalle torture subite in quella che fu la sede della Gestapo durante l’occupazione nazista. Ultima tappa al Portico d’Ottavia, in Largo 16 Ottobre, dove verrà ricordata la deportazione degli ebrei romani iniziata proprio in quel tragico giorno del 1943. Durante la retata furono catturati 1022 ebrei. Tornarono in 16, nessun bambino, 15 uomini e una sola donna: Settimia Spizzichino, che passò la vita a raccontare alle nuove generazioni l’orrore dei campi di sterminio anche grazie al suo libro di memorie Gli anni rubati. “L’iniziativa – spiegano gli organizzatori di Pedalando per la Memoria – vuole ricordare la figura straordinaria di Settimia Spizzichino e farsi promotrice di un messaggio di speranza per il futuro. Che sulla spensieratezza e sulle ali di una pedalata in bicicletta possa emergere la convinzione e la fiducia di poter uscire da tutti i tunnel del nostro mondo, quali la miseria, il razzismo, la violenza e il terrorismo”.