Shekhinà…

E disse a lui il Signore: Vai! Scendi! (Shemot 19:24) Il Midrash racconta che i figli d’Israele stanno per violare la zona interdetta a loro proibita e Moshè, in un primo momento, si rifiuta di credere questo perché riteneva impossibile che il popolo trasgredisse un ordine chiaro ed esplicito. Moshè necessita allora di un doppio imperativo (LEKH- RED) per staccarsi dalla Shekhinà e ritornare a vedere la realtà con occhi più umani, quantomeno con gli occhi del suo popolo tra i quali non “sorgerà più un profeta come Moshè”. L’essere attaccati alla Shekhinà può rappresentare una tentazione alquanto forte, per questo un maestro ha bisogno di porsi degli imperativi che lo facciano sempre stare a contatto con la realtà dei propri allievi; è così che i suoi insegnamenti possono essere recepiti e osservati al meglio.

Adolfo Locci, rabbino capo di Padova