Tu-Bishvat

E’ strano festeggiare il risveglio della natura mentre ancora devono arrivare i giorni chiamati “della merla”, considerati tradizionalmente i più freddi dell’anno. Vivendo nella Diaspora siamo abituati alle sfasature, a feste e digiuni che non sempre corrispondono con quelli del mondo che ci circonda, e talvolta sono in stridente contrasto. La sfasatura nelle stagioni, per cui cantiamo di mandorli in fiore mentre pregustiamo una domenica sulla neve o invochiamo la pioggia in mezzo a diluvi torrenziali, appare talvolta come un simbolo tangibile di questa sfasatura culturale. Ma non si tratta solo di questo: si può vivere in Italia e sentire il freddo e il caldo come se fossimo in Israele con lo stesso spirito con cui molti hanno potuto festeggiare la liberazione dall’Egitto chiusi nei ghetti, in fuga o nascosti. Tu-Bishvat, la festa degli alberi che cade in pieno inverno, è come una finestra aperta su un altro mondo possibile.

Anna Segre, insegnante