Qui Trieste – La Memoria, nel nome dei bambini
Saranno i burattini di Simcha Tomas Jelinek ad aprire, mercoledì 26 gennaio (immagine di Lucio Trizzino, seconda classificata al concorso fotografico Cdec 2010), le manifestazioni organizzate dalla Comunità ebraica di Trieste e dal Museo “Carlo e Vera Wagner” per celebrare il Giorno della Memoria che quest’anno dedicherà uno sguardo particolare al mondo dei bambini anche attraverso la mostra Fiabe dolorose dell’artista triestino Ugo Pierri e la proiezione del film La Rafle di Rose Bosch in uscita proprio il 27 gennaio nelle sale italiane.
I burattini di Jelinek saranno in scena alle 17 di mercoledì 26 gennaio al Museo della Comunità ebraica di Trieste “Carlo e Vera Wagner” nello spettacolo di narrazione teatrale “La valigia”, adatto a piccoli e grandi. In questo lavoro Simcha Tomas Jelinek, artista ebreo di origine boema, rilegge la tradizione nel linguaggio fantasioso ed evocativo dei burattini ispirandosi alla tragica sorte dei tanti bambini che negli anni della persecuzione razziale dovettero partire, con la loro valigia, verso destinazioni sconosciute e spesso terribili.
La domanda cui Jelinek cerca di dare risposta nel suo spettacolo è “Cosa si mette nella valigia quando non sappiamo dove stiamo andando, né con chi, né per quanto tempo?”. Nel libro “Kaddish senza figli”, Jelinek immaginava un finale in cui le valigie finiscono accumulate una sopra l’altra in una grande piramide. Ma con i burattini la risposta forse è diversa.
Un bravo burattinaio, come narra lo spettacolo, può mettere nella sua valigia un piccolo teatro, tre grandi burattini e tre strumenti musicali. Con questi preziosi strumenti ci si può rallegrare e stare insieme anche nei luoghi più orribili del mondo. Tra allegria, tenerezza e speranza Simcha Tomas Jelinek propone ai bambini uno spettacolo di grande divertimento che offre importanti spunti di riflessione.
Giovedì 27 gennaio, alle 17.30, si inaugura la mostra Fiabe dolorose di Ugo Pierri. Organizzata con Comunicarte, la rassegna propone una selezione di disegni che alludono al tema della Memoria con tratti delicati e onirici e spesso rimandano al mondo della natura e degli animali.
Alle 18.30 si proietta il film La Rafle di Rose Bosch (Francia/Germania/Ungheria, 2010, 124 min). La pellicola con Jean Reno, in uscita nello stesso giorno nelle sale italiane con il titolo Vento di primavera, è stato uno dei film più commoventi e apprezzati dello scorso anno in Francia dove ha riproposto la vera storia di un’estate, quella del 1942, che ancora non ha smesso di tormentare le coscienze.
Protagonista è il piccolo Joseph, che porta la stella gialla perché è ebreo ma crede di essere al sicuro a Parigi. Fino al 16 luglio, quando i soldati tedeschi lo catturano e lo portano al Velodrome d’Hiver. Da qui prenderà il via il suo viaggio dell’orrore verso Auschwitz insieme a quasi 13 mila uomini, donne e bambini. Il film è in francese con sottotitoli in italiano.
Con La Rafle s’inaugura la rassegna Jewish on screen, realizzata con il patrocinio della Provincia di Trieste, che fino al primo marzo propone al Museo della Comunità ebraica di Trieste “Carlo e Vera Wagner” un ciclo di film a cura di Livia Ponzio dedicati all’immagine del mondo ebraico nella recente cinematografia.
Tre le sezioni: War in the eye of a child, che attraverso gli occhi dei bambini guarda alla tragedia della guerra e della Shoah; Commedie di famiglia, incentrato sul genere della commedia e Peace at heart che getta uno sguardo diverso sul conflitto mediorientale.