Memoria – Napolitano: “Vigilare contro nuova intolleranza”
Un pensiero “affettuoso e riverente” è quello che Renzo Gattegna, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, rivolge a Tullia Zevi, scomparsa qualche giorno fa, nella cerimonia che si è svolta al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini e del professor Giuseppe Galasso per celebrare il Giorno della Memoria.
Gattegna, ha invitato a riflettere sul particolare significato di questo giorno, nell’anno in cui si celebra il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. “E’ un evento diverso e speciale che ci offre l’occasione per capire il ruolo svolto e l’apporto dato dagli ebrei alla nascita dello Stato Italiano”, ha detto Gattegna ricordando che “l’adesione degli ebrei italiani al Risorgimento fu convinta e largamente diffusa. Vi parteciparono, passando dall’attività cospirativa mazziniana, alla Repubblica Romana del 1848, alla spedizione dei Mille, sino alla conquista di Roma del 20 settembre 1870”. Ma resta una domanda “che non trova risposta” e “ancora ci assilla. Come è potuto accadere – ha sottolineato Gattegna – che la stessa piccola, civile, pacifica minoranza ebraica, che dette un così alto contributo all’unità della Patria, possa essere stata, solo pochi decenni dopo, tradita, discriminata e perseguitata”. E, dopo aver ringraziato il presidente Napolitano, per aver ospitato al Quirinale il Giorno della Memoria, il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ha ribadito che “il nostro Paese sarà più libero e migliore solo se, attraverso la conoscenza e la comprensione della propria storia, rimarrà consapevole che la conquista della democrazia costituisce un passo fondamentale ed un bene prezioso da consegnare con orgoglio alle nuove generazioni”.
Pronta la risposta del Presidente Napolitano che ha dichiarato “Nulla poteva motivare, se non un cieco razzismo persecutorio, la espulsione decretata dal fascismo degli ebrei e delle loro Comunità dal consorzio civile italiano” e proprio ricordando la persecuzione e lo sterminio ebraico, Giorgio Napolitano ha chiesto “attenzione, vigilanza e pronte reazioni, dovunque quel germe dell’intolleranza si manifesti, in qualsiasi forma, anche in paesi che si sono dati dichiarazioni di principi e Costituzioni democratiche”. Poi anche il Presidente ha rivolto un pensiero commosso a Tullia Zevi ricordandone la personalità, la storia, l’ impegno “ Valgano queste mie parole come omaggio alla cara e grande amica che abbiamo perdute e che non dimenticheremo” ha concluso Napolitano con la voce incrinata dall’emozione.
Poco prima il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini., aveva sottolineato : “Negli ebrei io penso si sia depositata l’essenza dell’essere uomini, che è quell’insieme di cose che sentiamo dentro il petto e che possiamo definire con le parole libertà, speranza, non però astratte ma connesse a una Terra, a una fraternità. Il popolo ebraico ha un compito, una missione e con cià dice ad ogni uomo questa stessa verità”. La Gelmini ha poi annunciato che presto in qualità di ministro dell’istruzione si recherà ad Auschwitz ” ll male di Auschwitz è unico, indicibile. Ma esiste un bene, un richiamo potentissimo alla fraternità e alla pace che viene da Auschwitz e che dobbiamo raccogliere in lacrime”, ha sottolineato il ministro dell’istruzione annunciando anche il “Progetto Talmud’, ovvero la traduzione integrale in italiano di questo testo testo fondamentale dell’ebraismo.
Al discorso della Gelmini hanno fatto seguito le testimonianze di alcuni studenti di scuole che hanno partecipato a progetti di studio sulla Memoria. Subito dopo il professor Giuseppe Galasso ha svolto una prolusione sull’apporto degli ebrei all’Unità d’Italia.
Nel corso della cerimonia è stato proiettato il filmato “Memory day: 10 anni” sulla deportazione nazista in Italia e sono stati premiate dal Capo dello Stato le scuole vincitrici della IX edizione del concorso “I giovani incontrano la Shoah”. Erano presenti la vicepresidente Ucei Claudia De Benedetti, i consiglieri Victor Magiar, Sandro Di Castro, Vittorio Pavoncello, Riccardo Hofmann, il presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici, la vicepresidente della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (Cdec) Raffaella Mortara, il presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma, Leone Paserman, e Marcello Pezzetti direttore del Museo della Shoah di Roma, Elvira Di Cave presidente della Consulta della Comunità Ebraica di Roma oltre a molte altre cariche istituzionali fra cui il presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, il presidente della Corte Costituzionale, Ugo De Siervo, la senatrice Simona Vicari in rappresentanza del Senato della Repubblica, l’onorevole Rosy Bindi, vice presidente della Camera dei Deputati, il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, rappresentanti delle Associazioni degli ex internati e deportati della Comunità ebraica e numerose autorità politiche, civili e militari.
Lucilla Efrati