Favola in musica scritta nel Lager

L’Accademia Filarmonica Romana ha ospitato un pubblico numeroso e attento che ha ascoltato per la prima volta la ricostruzione sugli originali delle vicende di Albertino (figlio di Guareschi), della sua nonnina, del cagnolino Flick, di una lucciola e del loro incredibile viaggio attraverso le terre della Pace e della Guerra diretti al Lager in cui si trova il padre di Albertino. Vicende magistralmente narrate dal baritono Angelo De Leonardis, presso il Consort vocale Diapente diretto da Lucio Ivaldi (tenore solista Ugo Tarquini) e l’Orchestra musica concentrationaria diretta da Paolo Candido hanno eseguito l’opera La Favola di Natale. L’evento musicale è stato promosso dalla Fondazione Gaetano Salvemini di Roma in collaborazione con la Ipazia Roma e la Federculture. La Favola di Natale venne orchestrata tenendo conto degli strumenti musicali disponibili: ocarina, oboe, 2 clarinetti, fisarmonica e orchestra d’archi ai quali si aggiunse il “rumorista”; venne eseguita nel dicembre 1944 nel piccolo teatro del Lager, nella baracca 13B ed infine il 10 gennaio 1945 nella baracca 31A, la voce recitante era affidata al giovane Gianrico Tedeschi.
La Favola guareschiana è un gioiello del racconto musicale e appartiene alle oltre quattromila opere musicali scritte nei Lager civili e militari durante la Seconda guerra mondiale e recuperate dal pianista barlettano Francesco Lotoro, oggi considerato la massima autorità internazionale nel campo della musica concentrazionaria.