…Priebke
Il personaggio della Stampa di oggi è un arzillo centenario agli arresti domiciliari a Roma di cui l’autore dell’articolo ci descrive la vita serena e operosa, nonostante l’età. Si tratta di Erich Priebke, condannato all’ergastolo per la strage delle Fosse ardeatine, agli arresti domiciliari grazie all’età, e ancora in grado di scrivere lettere ai suoi amici nazisti, ricevere le svastiche che gli mandano in dono, passeggiare al sole. Poi, ci dice l’articolo, ci sono anche gli “antipatizzanti”, che lo vedono come il simbolo del male. A rischio di passare per antipatizzante, vorrei pregare i giornalisti di lasciar calare il silenzio su questo assassino. Nulla da obiettare al suo regime di arresti domiciliari, un atto dovuto per un condannato della sua età. Ma perfavore, non facciamone un personaggio. Raccontarlo in questa chiave non è, naturalmente, segno di antisemitismo o di filonazismo. Vuol dire solo che pur di scrivere un articolo ad effetto si è pronti a tutto, anche al ridicolo.
Anna Foa, storica