Benni Ganz: il punto ebraico e democratico…
Il nuovo Capo di Stato Maggiore, il generale in capo Beniamin (Benni) Ganz ha detto, tra l’altro nel suo discorso d’insediamento, pieno di valori: “Abbiamo letto nella Parashà della settimana, la Parashà Tezavè, sui vestiti di Aharon, il sommo Sacerdote, nel servizio nel Tabernacolo: “E adatterai queste due pietre sopra le spalline del dorsale come pietre di ricordo per i figli di Israele …e saranno su Aharon per il servizio” (Shemot, 28:12 e 35). Come quelle pietre sopra le spalline del dorsale del Sacerdote Aharon, così il grado di Generale in capo che mi avete conferito ora. Non un grado di autorità io prendo su di me, bensì un grave peso che indica, oltre alla grande responsabilità che mi assumo, il mio servizio per il Popolo”.
Parole degne del Capo di Stato Maggiore di un esercito che, per usare una famosa espressione di Izchak Rabin, viene dal popolo per tornare al popolo, di un Capo consapevole che in una democrazia l’esercito è al servizio del popolo e dei suoi organi democratici, di un Capo che si sente “figlio della catena delle generazioni del Popolo ebraico”.
Alfredo Mordechai Rabello, Gerusalemme