Qui Milano – Confronto aperto su scuola e contributi

Prosegue serrato e alterna momenti di tensione e di dialogo, in seno alla comunità ebraica di Milano, il confronto su scuola, contributi e gestione della crisi economica. Nella stessa mattinata del sit in di protesta che aveva visto un gruppo di studenti, genitori e Consiglieri d’opposizione raccogliersi fuori dalla Scuola ebraica, si è svolto un lungo incontro nei locali della scuola per analizzare le possibili soluzioni alle problematiche avanzate da una famiglia che si attende una riduzione delle rette scolastiche a proprio carico. Nella serata dello stesso giorno, il Consiglio della Comunità è tornato ad analizzare questi ed altri problemi, rinnovando fra l’altro all’unanimità l’invito ai Consiglieri dimissionari Walker Meghnagi e Daniela Zippel di ritirare le dimissioni presentate negli scorsi giorni.
Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Comunità milanese Roberto Jarach: “Il notiziario ‘l’Unione informa’ di martedì – scrive il Presidente – riporta un breve pezzo intitolato “Sit in per le rette scolastiche”, che si limita a segnalare l’iniziativa motivata dalle dimissioni di un’insegnante in polemica contro la politica di gestione delle rette scolastiche dell’istituto. Desidero – aggiunge Jarach – per chiarezza integrare la notizia con alcune informazioni e segnalando che sin dal giorno precedente i membri della Giunta avevano dato la disponibilità ad incontrare una delegazione dei dimostranti per chiarire alcuni aspetti della questione. Innanzitutto già alle 8.30 il Presidente, con l’assessore alle scuole Paola Sereni e il vicepresidente Daniele Nahum, si è incontrato con una delegazione guidata dal Consigliere UCEI Raffaele Turiel, alcuni genitori e sette ragazzi per un sereno ed aperto scambio di idee durato circa un’ora e mezza. Durante l’incontro i rappresentanti del Consiglio hanno ribadito la massima stima per la professoressa al centro del caso, l’auspicio di riuscire a far revocare alla docente le dimissioni, la preoccupazione condivisa per il fenomeno di uscita degli allievi verso alternative esterne per le superiori (e non solo). La discussione in corso su come impostare una seria analisi della situazione generale della scuola e della possibilità di aumentare gli iscritti, anziché limitarsi all’analisi delle motivazioni di abbandono”.
“Per il tema specifico oggetto del sit in – aggiunge Jarach – i rappresentanti del Consiglio hanno esternato lo stato di forte disagio causato dal fatto che la docente in questione abbia voluto intrecciare le proprie vicende famigliari, relative ai sussidi comunitari, con il proprio rapporto di lavoro come insegnante della scuola”.
“La partecipazione spontanea di genitori e alunni – ha aggiunto dal canto suo Raffaele Turiel – è valsa a testimoniare concretamente la preoccupazione per la possibile perdita di un’insegnante eccellente capace di sviluppare percorsi di innovazione riconosciuti e apprezzati. Una defezione che va assolutamente scongiurata. Ho apprezzato moltissimo la testimonianza di genitori e ragazzi del liceo e, come tale, considero sia stata apprezzata anche dall’insegnante perché, pur nel difficile momento, ritengo che non via sia soddisfazione maggiore del vedere riconosciuto dagli utenti il valore del proprio contributo apportato negli anni alla scuola ebraica”.