Risorgimento
In questi giorni di doverose celebrazioni dell’unità italiana non deve mancare una riflessione sui legami storici e culturali tra il Risorgimento italiano e quello ebraico, che sono stati intrecciati in vari modi, anche strani e imprevedibili. I patrioti italiani si ispiravano alle storie dell’esilio ebraico e alla patria perduta d’Israele. Più tardi i sionisti presero il Risorgimento italiano come modello politico. Benedetto Musolino, patriota calabrese e combattente risorgimentale, scrisse mezzo secolo prima di Herzl un progetto per la ricostruzione dello Stato ebraico. Si riparlerà molto nei prossimi giorni del Va’ pensiero, che si è prestato recentemente a molti usi impropri, dall’inno dei leghisti alla reclame di un ferro da stiro. Ma le parole, scritte da Temistocle Solera, si ispiravano alla Bibbia: “Arpa d’or dei fatidici vati,/Perché muta dal salice pendi? /Le memorie nel petto riaccendi, /Ci favella del tempo che fu! ” Il Salmo 137, ‘al naharot Bavel, che quotidianamente recitiamo nelle nostre preghiere, dice: Lungo i fiumi di Babilonia, sedemmo e piangemmo, ricordandoci Sion; sui suoi salici appendemmo le nostre cetre…
rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma