studio…

All’inizio della parashà di Tzav è scritto che ci doveva essere un fuoco sempre acceso nell’altare esterno del Santuario. Rashì precisa che questo fuoco serviva per accendere i lumi della Menorà. Rav Moshe Feinstein sostiene che la Menorà rappresenta simbolicamente l’educazione ebraica e il fuoco acceso rappresenta la necessità che quest’educazione stimoli l’entusiasmo e la partecipazione emotiva dell’allievo. Il fuoco però era acceso nell’altare esterno e non in quello interno perché sempre secondo Feinstein l’entusiasmo e le emozioni devono essere uno stimolo iniziale che si deve poi trasformare in studio. E perché lo studio sia proficuo è necessaria l’applicazione e l’uso delle proprie capacità intellettive.

Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano