…rivolte

Per chi in Israele ancora ritiene possibile una normalizzazione – se non una vera pace – in Medio Oriente, non è facile esprimere un giudizio sulle sommosse che nelle ultime settimane hanno agitato una decina di paesi musulmani. Da un lato, la diffusa rivolta popolare ci insegna che nel corso degli anni la politica di ostilità nei confronti di Israele è stata portata avanti da regimi dittatoriali, poco rappresentativi, e insensibili ai veri interessi della popolazione. D’altra parte, non è chiaro chi andrà al potere dopo eventuali libere elezioni in quei paesi: una coalizione moderata e pragmatica, o un gruppo di potere fondamentalista islamico? Onestamente, vista anche l’ondeggiante e contraddittoria strategia mediorientale dei paesi occidentali, nessuno lo può dire. Con chi condurre il dialogo di pacificazione, dunque? Con chi spara sulla folla e così impedisce la riforma? O con con chi tra poco sarà spazzato via dalla volontà riformatrice? Intanto andiamo a cercare sul dizionario come si dice in arabo “società civile”.

Sergio Della Pergola, Università Ebraica di Gerusalemme