cosa posso fare?…
Fuggire verso la libertà e affogare in mare. E’ un’angoscia ancestrale, dalla quale ci liberiamo nella storia di Pesach (“il mare vide e fuggì…”Salmo 114:3), ma che in questi giorni si ripropone come una dura realtà. Il Talmud (B Sotà 37a) ricostruisce l’episodio biblico e l’angoscia con le parole del Salmo (69:16) “Non mi fare travolgere dalle correnti, non mi fare ingoiare dal vortice”; “in quel momento -dice il Talmud- Moshè si dilungava nella preghiera; il Signore benedetto gli disse: “I miei cari stanno affogando nel mare e tu ti dilunghi nella preghiera?” Moshè rispose: “Padrone del mondo, ma che cosa posso fare?” La domanda che si dovrebbe fare oggi: ma che cosa posso fare?
Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma