Qui Firenze, qui Siena – Le sfide degli archivi
Sono i giovedì della Soprintendenza, occasioni speciali in cui la Soprintendenza Archivistica apre le porte di Palazzo Giugni, storico edificio nel cuore di Firenze, per mostrare i suoi ambienti e raccontare le sue attività. Incontri periodici pensati per festeggiare il Centocinquantenario di Unità italiana in cui è possibile riscoprire l’immenso patrimonio documentario toscano e affrontare insieme a relatori d’eccezione le nuove prospettive di conoscenza e tutela degli archivi. Protagonista della giornata di ieri la memoria documentaria dei culti acattolici nella regione, con attenzione soprattutto alle sorti di due minoranze legate da una storia che presenta spesso forti analogie: la minoranza valdese e quella ebraica. Le quattro studiose relatrici – Gabriella Todros, Alessia Artini, Chiara Marcheschi e Ilaria Marcelli – si sono soffermate sul percorso di integrazione compiuto da queste identità nel corso dei secoli raccontando la sfida di preservarne la memoria e coltivarne allo stesso tempo presente e futuro attraverso il ricco materiale cartaceo custodito nelle rispettive sedi. Chiara Marcheschi e Ilaria Marcelli in particolare hanno delineato davanti al numeroso pubblico presente vicende storiche e archivistiche dei nuclei ebraici di Firenze e Siena. Presente in sala tra gli altri Lionella Viterbo, responsabile dell’archivio fiorentino e autrice insieme a Marcheschi e Marcelli di un libriccino edito da Polistampa in cui si illustra il materiale conservato in tale sede.
Adam Smulevich