Nissan…
Domani sarà il dieci di Nissan, il giorno in cui i figli d’Israele in Egitto presero l’agnello da offrire in sacrificio alla vigilia della liberazione. Perché proprio in questo giorno? Rabbì Moshè David Valle (Padova 1696-1777), oltre a proporre un motivo, nota anche una relazione tra questo giorno (10 di Nissan) e il giorno di Kippur (10 di Tishrì): “Perché proprio in questo giorno l’emanazione divina del “Malkhut” (regalità) sale fino a quella della “Binà” (intelligenza) per ricevere da essa la forza e l’aumento di “Chesed” (amore divino) che si desta nel mese di Nissan. Lo stesso movimento accade nel giorno di Kippur quando l’emanazione divina del “Malkhut” (regalità) sale fino a quella della “Binà” (intelligenza) per ricevere in questo caso la forza della “Ghevurà” (prodigio) per completare il giudizio di ogni essere vivente…”. Secondo l’insegnamento di Yosef Giqatila (XIII secolo), all’emanazione della “Binà” sono legati eventi quali l’uscita dall’Egitto, il dono della Torà e il Yom hakippurim del Giubileo che, a loro volta, sono collegati alla Teshuvà (ritorno). Una volta fu chiesto al “Veggente di Lublino” (Rabbì Yaakov Ytzchak Horowitz 1745-1815) il perché – nello Zohar – la Teshuvà, che ha la stessa natura dell’emanazione “Binà”, è chiamata madre. Egli spiegò che “quando un individuo riconosce il male e si pente, il suo cuore accoglie la “Binà” e si volge ad essa; è allora che diventa come un neonato e la Teshuvà è sua madre”.
rav Adolfo Locci, rabbino capo di Padova