Qui Milano – A confronto sui poteri
Il tema della divisione dei poteri al centro del dibattito del Consiglio della Comunità ebraica di Milano. Se negli undici mesi trascorsi dalle elezioni, la linea di confine tra le varie posizioni è stata generalmente quella che divide maggioranza e opposizione, stavolta l’attrito è emerso all’interno della stessa Giunta. L’assessore alle finanze, nonché vicepresidente, Alberto Foà ha aperto la seduta chiedendo al Consiglio di esprimere una posizione netta su quattro punti. Su due di questi – il divieto che il Consiglio si occupi di casi personali e lo studio di una riorganizzazione dell’amministrazione della Comunità – il consenso è stato pressoché totale, gli altri due si sono invece rivelati problematici. Per lavorare in maniera più efficiente, Foà ha espresso infatti la necessità di chiarire, sulle questioni operative, il confine dei poteri della presidenza rispetto ai propri, pur ribadendo la sua stima per il presidente Roberto Jarach. Il quale, dopo un intenso dibattito tra coloro che hanno percepito la richiesta come una contesa da risolvere sul piano personale o con una verifica all’interno della maggioranza e chi riteneva invece che fosse legittima una pronuncia del Consiglio, ha preso la parola esprimendo il suo dissenso verso la tesi dell’assessore alle finanze, ma prospettando come possibile soluzione la nomina di un coordinatore del Consiglio, un’idea che ha trovato un generale consenso.
Sempre caldo rimane il tema dell’andamento della scuola. Foà ha lanciato infatti la proposta di un piano per diminuire le rette scolastiche a tutti gli studenti per i prossimi tre anni, puntando così ad aumentarne il numero. Ma le risorse per mettere in atto il progetto dipenderebbero da una questione che si è rivelata per il Consiglio difficile da affrontare per via di posizioni molto diversificate anche all’interno della stessa Giunta: il rapporto con la Fondazione Scuola. Anche su questo Foà ha chiesto ai colleghi consiglieri una presa di posizione (“perché fino a questo momento sono stato lasciato solo”): è stata così approvata una mozione in cui si auspica che la Fondazione possa trovare le modalità per versare una parte del proprio patrimonio per finanziare il progetto.
E sempre di scuola si è parlato nell’ultima parte della seduta, in cui Walker Meghnagi e Daniela Zippel hanno presentato i risultati del loro lavoro sul fronte dei sussidi scolastici: approvate le linee guida che porteranno a rivedere le regole per assegnare i sussidi per l’anno scolastico 2012-2013, con la probabile istituzione di un’apposita commissione. Buone notizie anche sul fronte del numero di studenti: alcuni di coloro che avevano scelto di lasciare l’istituto hanno deciso di reiscriversi grazie al reperimento di ulteriori borse di studio finanziate da donatori privati. In attesa, mentre il Consiglio si occupa di come aumentare il numero di studenti lavorando sui costi a carico delle famiglie, che vengano presentati progetti per migliorare la qualità della didattica cui si sta dedicando una task force guidata da Roberto Liscia.
Rossella Tercatin