Qui Ferrara – La città della cultura ebraica

È la suggestiva cornice della Sala Estense lo scenario dell’inaugurazione della seconda edizione della Festa del libro ebraico in Italia. A fare gli onori di casa, assieme al presidente UCEI Renzo Gattegna, al rabbino capo di Ferrara Luciano Caro, al coordinatore della Fondazione Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah Gaetano Sateriale, al sindaco Tiziano Tagliani e ad altre autorità cittadine e regionali, è il presidente del Meis Riccardo Calimani che al numeroso pubblico presente in sala illustra sfide e prospettive del nascituro polo museale dell’ebraismo ferraraitaliano.
Con il saluto delle autorità inizia la prima “notte bianca” ebraica mai organizzata in Italia. Una serie di appuntamenti che prende avvio dall’adiacente Palazzo Municipale dove è presentata la mostra dedicata a 150 anni di stampa ebraica in Italia e si protrae fino a tarda notte scandita da incontri culturali e di intrattenimento di vario tipo (dalla musica al cinema, dal teatro alla gastronomia).
La mostra 150 anni di stampa ebraica in Italia della Fondazione Cdec di Milano racconta attraverso l’esposizione di riviste e giornali, idee e opinioni degli ebrei italiani alla luce dei fatti salienti di un secolo e mezzo di vicende nazionali.
Curata da Laura Brazzo, Liliana Picciotto e Michele Sarfatti, propone una storia d’Italia vista e raccontata attraverso un occhio non convenzionale come quello della stampa ebraica. Inaugurata nell’immediato dopocena al Chiostro di San Paolo, fulcro delle iniziative del festival e sede dell’ampia e fornitissima libreria che accoglie già dalle prime ore di Festa centinaia di appassionati, la mostra Ebrei e Risorgimento di Silvia Villani presenta invece in forma schematica gli snodi epocali del percorso di emancipazione e integrazione sociale degli ebrei nel nuovo Stato unitario.
Densa di suggestione la performance a seguire di Francesco Socal Klezmer Sextet e della Compagnia stabile La Stanza diretta da Giovanna Cordova mentre in contemporanea Francesco Scafuri guida i partecipanti nelle strade e nelle piazze della Ferrara Ebraica. Punto d’arrivo dell’itinerario Palazzo dei Diamanti dove i presenti hanno potuto asseggiare specialità kosher e assistere alla lettura di poesie, diari e lettere private di ebrei risorgimentali animate dal Laboratorio teatrale Fonema diretto da Rosanna Asmani. Grande interesse anche al cinema Boldini dove Manuel De Sica e Lino Capolicchio hanno introdotto la proiezione de Il Giardino dei Finzi Contini, capolavoro del cinema italiano tratto dall’omonimo scritto di Giorgio Bassani.
Gli appuntamenti del festival sono ripresi questa mattina con una densa serie di incontri letterari coordinati dall’editore Shulim Vogelmann e con l’inaugurazione di due mostre, Ebrei erranti alla scoperta di nuovi mondi. Le esplorazioni di Elia Rossi, Angelo Castelbolognesi ed Enea Cavalieri a cura di Silvia Villani e MEIS: architetture per un museo a cura del direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna Carla Di Francesco.
Quest’ultima rassegna, ospitata nelle sale del Palazzo dei Diamanti fino al 12 giugno, espone tutte le proposte progettuali (ben 52 quelle pervenute alla commissione esaminatrice) realizzate per il Meis. Straordinaria la partecipazione di pubblico all’inaugurazione odierna a testimonianza del grande coinvolgimento di istituzioni politiche, enti e società civile in questo fondamentale progetto che punta a fare di Ferrara un laboratorio cultural indispensabile dell’ebraismo italiano ed europeo. Seguiranno a partire da questo pomeriggio fino alla tarda giornata di domani numerose occasioni di incontro. A vivacizzare il dialogo con il pubblico saranno esponenti del mondo culturale e artistico. Significativa tra gli altri la presenza dei ragazzi dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia a cui spetterà il compito di presentare uno dei testi fondamentali della storiografia ebraica, Zakhor – Storia ebraica di Yosef Haim Yerushalmi, volume nuovamente in libreria grazie alla casa editrice Giuntina che ne ha curato una ristampa. Riflettori puntati anche sull’imprevedibile e affascinante dialogo tra Arnoldo Foa e Teddy Reno che domani pomeriggio discuteranno assieme a Gaetano Sateriale del loro percorso umano e professionale a partire dale comuni origini ebraiche