Qui Torino – Il Salone del Libro chiude in bellezza

L’edizione 2011 del Salone Internazionale del Libro di Torino conclusosi ieri chiude con una grande affermazione numerica che avvicina – per alcune ore si era pensato che potesse persino batterlo – il primato assoluto al botteghino riscontrato nel 2010. Circa 305mila visitatori (nel 2010 erano stati 315mila) per la più partecipata manifestazione europea del settore. Manifestazione che quest’anno aveva come ospite d’onore la Russia e che per la prima volta apriva uno spazio significativo sulla letteratura palestinese. “La gente – il commento del presidente del Salone Rolando Picchioni – non si è stancata del clima di festa di questo Salone. Avevamo pensato che dopo i bagni di folla torinesi delle ultime settimane, con le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, l’Adunata degli Alpini e le notti bianche, la gente non avesse più voglia di grandi eventi. Invece non è stato così”. Molti come ogni anno gli appuntamenti con scrittori di fama internazionale. Per quanto riguarda gli autori nostrani overbooking tra i tanti gli incontri con Dario Fo, Margherita Hack e Massimo Gramellini. Numeri importanti anche per Lorenzo Del Boca e l’esegeta biblico Erri De Luca, autore di due scritti, E disse (ed. Feltrinelli) e Le sante dello scandalo (ed. Giuntina), entrambi posizionati ai primissimi posti nella classifica dei libri più venduti. Vincitore del Premio Internazionale del Salone 2011, dopo la straordinaria affermazione dell’israeliano Amos Oz nell’edizione passata, lo scrittore spagnolo Javer Cercas, che allo sprint ha battuto l’algerina Assia Djebar e l’indiana Anita Desai. Anche quest’anno moltissimi gli incontri in  calendario dedicati a ebraismo e cultura ebraica, sfide di Israele in un Medio Oriente spesso ostile, valore imprescindibile della Memoria. Era stato proprio una tavola rotonda dal titolo Identità italiana identità ebraica, coordinata dal giornalista Guido Vitale con interventi del rav Roberto Della Rocca e degli storici Anna Foa, Emiliano Perra ed Elena Mazzini, ad accogliere alcuni tra i primissimi visitatori nella giornata inaugurale del Salone. A seguire, nei cinque giorni di fiera, protagonisti tra gli altri David Bidussa e Sarah Kaminski, Alberto Cavaglion e Massimo Foa. Grande successo di pubblico anche per la presentazione di due volumi dedicati alla partecipazione ebraica alla Resistenza: Ebrei nella Resistenza in Piemonte 1943-1945 (ed. Zamorani) di Gloria Arbib e Giorgio Secchi, Voci della Resistenza ebraica italiana (ed. Le Chateau) di Alessandra Chiappano. Due testimonianze di valore, quelle della coppia Arbib-Secchi e di Chiappano, che rendono giustizia a una straordinaria vicenda di coraggio spesso poco considerate dalla storiografia.
Come da tradizione infine Salone del Libro significa inevitabilmente ancbe Pagine Ebraiche. Il giornale dell’ebraismo italiano è stato infatti massicciamente distribuito all’ingresso principale del padiglione centrale per il terzo anno consecutivo. Grande interesse in particolare per il dossier che il numero di maggio dedica al libro e alle novità letterarie di quest’anno dando appuntamento proprio al Salone di Torino e alla Festa del Libro Ebraico di Ferrara. Molti visitatori hanno chiesto informazioni su come abbonarsi e ricevere il mensile UCEI a casa. Tra I tanti aneddoti quello che riguarda Franco, simpatico e arzillo 90enne di origine ligure. “Tutti gli anni siete i primi espositori da cui vado” ci raccontava questo nostro affezionato lettore. Franco ha poi aperto la sua borsa a tracolla e sistemato all’interno una decina di copie da distribuire a parenti e amici. “Ci state simpatici” il suo saluto prima di dirigersi verso il padiglione centrale mano nella mano con la compagna di una vita.