libero arbitrio…

La parashà di Bechukkotài comincia con questa frase: “Se procederete nei miei precetti”. Il midrash interpreta questa particolare espressione in questo modo: “se sarete portati spontaneamente a seguire la strada della Torà”. Sembra che i Chakhamìm ci invitino a non operare scelte, a seguire quasi istintivamente la Torà. È giusto, è positivo? Non è in contraddizione con l’idea fondamentale di libero arbitrio? In realtà non è così. Noi comunque saremo chiamati a operare delle scelte e a esercitare la nostra libertà di scelta. Non è però possibile che tutto sia oggetto di scelte quotidiane. Non possiamo decidere ogni giorno se è il caso di rapinare una banca, allo stesso modo non possiamo decidere ogni giorno se mettere i tefillìn. A un certo punto tutto ciò dovrebbe diventare naturale, dovrebbe cioè diventare un elemento quotidiano della nostra vita.

Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano