Rossella, Daniel e Manuel di fronte alla Commissione e di fronte alle prove di una professione difficile
Festa grande nella redazione del Portale dell’ebraismo italiano. Tre dei cinque praticanti giornalisti lanciati dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane neanche due anni fa sono infatti diventati nelle scorse ore giornalisti professionisti superando l’ultimo ostacolo dell’esame orale. Brillanti per tutti e tre l’esposizione della tesina, le domande di cultura generale e il question time su aspetti giuridici, deontologici e istituzionali della professione. Rossella Tercatin ha conseguito l’ambita iscrizione all’albo dei giornalisti professionisti ieri nel pomeriggio. Rossella, milanese, 23 anni, ha portato in sede d’esame una tesina dedicata alla bioetica ebraica. “La Commissione era molto incuriosita, il tema interessava” dice Rossella, che ha disquisito in particolare sull’approccio dei Maestri su grandi tematiche quali fecondazione assistita e inizio vita. Nel guardare al suo percorso giornalistico, Tercatin ricorda con soddisfazione i mesi di praticantato. “È stata un’esperienza entusiasmante che mi ha permesso di crescere sotto vari punti di vista”. L’orgoglio di Rossella è soprattutto uno: Daf Daf, il giornale ebraico per bambini cui si dedica con intensità. “So che molti miei amici non ebrei, anche adulti, lo attendono con impazienza ogni mese – racconta – dicono infatti che grazie a DafDaf apprendono nozioni sull’ebraismo in modo chiaro e simpatico. Sono piccole soddisfazioni che riempiono di orgoglio”. L’impegno per DafDaf proseguirà anche nei prossimi mesi durante i quali Rossella, che studia Giurisprudenza all’Università Bocconi, trascorrerà negli Stati Uniti per un periodo di studi tra New York e Washington. “Cercherò di dare il massimo anche in trasferta” la sua promessa ai colleghi.
Verteva su temi ebraici anche la tesina di Daniel Reichel, 24 anni torinese, prossimo alla laurea in Giurisprudenza, che ha dedicato il suo lavoro al Lashon Hara, e alla concezione ebraica che condanna la maldicenza. “Curiosamente – dice Reichel – la prima domanda che mi hanno fatto era legata proprio all’ebraismo e all’attualità. Mi hanno chiesto del Meis, il nascituro museo dell’ebraismo di Ferrara. Una bella fortuna, visto quanto ne abbiamo parlato su Pagine Ebraiche e sul notiziario quotidiano l’Unione Informa. Per il resto tutto ok, la Commissione ha fatto di tutto per mettere a proprio agio i candidati”. Tra i maggiori motivi di soddisfazione di questa avventura giornalistica con l’Unione, Reichel indica non solo obiettivi e nozioni professionali gradualmente raggiunti, ma anche la possibilità che vi è stata di conoscere persone sempre nuove e interessanti. Specie i suoi colleghi di praticantato. “Colleghi, compagni di lavoro, ma anche e soprattutto amici. Il feeling instauratosi con questa redazione che opera incessantemente ed è distribuita in molte comunità italiane è stato da subito fortissimo”. Sulla stessa lunghezza d’onda il suo concittadino Manuel Disegni, 22 anni, studente a Filosofia, tesina dedicata allo scrittore e giornalista
grossetano Luciano Bianciardi. “Il momento più bello di questi mesi? Sicuramente la prima edizione di Redazione aperta. In quelle due settimane triestine che aprivano il nostro praticantato c’è stato modo infatti di fare conoscenza reciproca con tutti i componenti della redazione in un contesto molto sereno e gradevole”. Da quel giorno, prosegue Manuel, “è iniziato un percorso di crescita professionale e umana davvero significativo e utile soprattutto a chi di noi era forse troppo indisciplinato, e di questo non posso che essere grato al nostro direttore, perché si è rivelato un vero maestro”. Adesso per Disegni, analogamente ai suoi colleghi, la sfida di proseguire con buon profitto negli studi. “Non è facile tenere aperte due strade, ma farò al mio meglio tesoro di questa esperienza che ha arricchito il mio curriculum, sia dal punto di vista formale che sostanziale”.
Con il superamento della prova da parte di Manuel, Daniel e Rossella si è chiusa la prima fase di esami che vedono coinvolta la giovane redazione delle testate UCEI. In questi mesi toccherà ad altri due praticanti affrontare la prova, il veneziano Michael Calimani e il fiorentino Adam Smulevich, e compiere l’ultimo passo per essere iscritti all’albo professionale.