Tre nuovi giovani entrano nell’albo dei giornalisti. Messaggi di soddisfazione dalle Comunità e dai lettori

Messaggi di simpatia e congratulazioni continuano a pervenire in redazione per felicitarsi del superamento dell’esame di abilitazione professionale che la scorsa settimana ha consentito a tre praticanti della redazione del Portale dell’ebraismo italiano di divenire giornalisti professionisti. Per la prima volta tre giovani ebrei italiani (Rossella Tercatin di Milano, Manuel Disegni e Daniel Reichel di Torino, nell’immagine a Trieste all’apertura del corso Redazione aperta assieme ad altri colleghi della redazione e al Presidente dell’Ordine dei giornalisti Lorenzo Del Boca) ottengono l’iscrizione all’albo riservato ai giornalisti professionisti e tenuto dall’Ordine dei giornalisti dopo aver compiuto la propria formazione interamente in campo ebraico.
Dopo i messaggi di congratulazioni del Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna e del Segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana Franco Siddi, soddisfazione è stata espressa, fra gli altri, anche dai Presidenti delle rispettive Comunità ebraiche cui i giovani appartengono.
“Ti ringrazio per la bella notizia e per il risultato raggiunto anche grazie al tuo contributo”, scrive il Presidente della Comunità ebraica di Milano Roberto Jarach al direttore della redazione Guido Vitale.
“Sono certo – aggiunge – che le Comunità tutte potranno trarre vantaggio dall’incremento dei “nostri” giornalisti in un mondo in cui l’informazione qualificata scarseggia ma aumenta di importanza”.
“Sono molto soddisfatto – commenta il Presidente della Comunità ebraica di Torino Tullio Levi – del successo dei nostri giovani giornalisti e mi congratulo vivamente con loro. Quello del praticantato è stato un progetto importante e mi auguro che l’esperienza che questi giovani hanno acquisito possa essere messa opportunamente a frutto nell’interesse loro e dell’ebraismo italiano.
“Desidero esprimere – aggiunge Levi – un particolare apprezzamento per il lavoro svolto e che ha dato frutti davvero concreti e di tutto rilievo: abbiamo finalmente degli strumenti di informazione efficienti e abbiamo persone qualificate che possono permetterci di ambire a nuovi traguardi. E’ stato un investimento intelligente sia da parte dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane che delle Comunità e, in particolare, di quella di Torino. Col a kavod a tutti voi”.