…lapidazione
Allora, sembra che mi debba proprio scusare con i miei lettori: la notizia del cane condannato alla lapidazione da una corte rabbinica di Meah Shearim era una bufala. Almeno, il rabbinato ha decisamente smentito e il Ma’ariv, che aveva riportato la notizia, l’ha smentita (dietro la minaccia di un processo per diffamazione, bisogna aggiungere). A riportare per primo la notizia della lapidazione era stato lo Yediot Ahronot, seguito da un sito haredi in ebraico, il BHadrei Haredim, che l’aveva ripresa. Solo successivamente, l’avevano ripresa il Ma’ariv e i media occidentali. Per essere un falso, era ben confezionato, tanto che lo Yediot pubblicava anche un’intervista, evidentemente anch’essa inventata di sana pianta con il vicerabbino della corte incriminata, dove si confermava la notizia. La bufala, una volta tanto, non era confezionata dai soliti siti antisemiti, ma dai giornali israeliani e insieme da un sito haredi. Che dire? solo che ci scusiamo per averla presa per vera e che ci rallegriamo molto che il cane sia vivo e ancor più che a Meah Shearim non si condannino i cani alla lapidazione. Almeno questo!.
Anna Foa, storica