Voci a confronto

Continua a inacidire la “primavera araba”: tentato golpe islamista in Tunisia (Buffa sull’Opinione, Verrazzo su Libero), quasi linciaggio dell’ex ministro della cultura egiziano, colpevole di rapporti con ditte americane (Mastrolilli sulla Stampa) e crollo del turismo (Stabile su Repubblica), trattative americane con Gheddafi per sfuggire alla trappola della guerra (redazione del Corriere), manovre e trappole di corte in Iran (Randbar-Baemi su Europa); stragi infinite e repressione poliziesca in Siria (Battaglia su Avvenire).
In questo contesto di destabilizzazione e repressione, lo Herald Tribune (ma i realtà il pezzo viene dal “New York Times”, ormai sul Medio Oriente organo della sinistra antisraelina) non trova di meglio che pontificare contro la legge antiboicottaggio approvata da Israele, senza neppure ricordare che una legge analoga e più dura vige negli Stati Uniti, senza che nessuno l’abbia definita liberticida). Il contesto della legge, cioè una pesantissima interferenza esterna nella politica israeliana per sostenere il boicottaggio e la “resistenza” alle scelte democraticamente assunte dal paese, è peraltro chiarito in un importante articolo della redazione del Foglio, in cui si mostra come i finanziamenti dell’Unione Europea finiscano sistematicamente alle Ong antigovernative che operano in Israele.
Nella rassegna vi sono due temi che riguardano i crimini nazisti: una corte ungherese ha assolto con un pretesto il boia nazista Sandor Kepiro che uccise migliaia di ebrei a Novi Sad in Serbia, suscitando lo sdegno della stessa Serbia e del centro Wiesental (Redazione di Libero; p.d.m. sulla Stampa). Negli Stati Uniti vanno all’asta dopodomani i diari di Mengele, che non sono stati ancora esaminati dagli studiosi e c’è un appello per farne delle copie (Corriere della Sera)

Ugo Volli
19 luglio 2011

Ugo Volli