McCarthy in Israele, 60 anni dopo

Così la Knesset con un voto maggioritario di circa 10 deputati, malgrado l’opposizione di Kadima, della sinistra e di una parte ragionevole del Likud e le assenze volute di Netanyahu e Barak, ha approvato lo scorso 11 luglio una legge che definisce “criminale” ogni azione ritenuta come boicottaggio di Israele o degli insediamenti. D’ora in poi nessuna differenza legale fra gli insediamenti e lo stato di Israele, cosicchè eventuali appelli a boicottare prodotti degli insediamenti saranno ritenuti uguali ad azioni rivolte malevolmente contro Israele.
Illustri giuristi israeliani (vedi Haaretz, 14 luglio) protestano contro la legge in quanto anticostituzionale e la ritengono una violazione grave della libertà d’espressione. Ne sarà inficiato in futuro il dibattito pubblico per quanto riguarda il futuro degli insediamenti nei territori. Essi ritengono inoltre che la Corte suprema, già investita della questione da petizioni avanzate da diverse organizzazioni per la difesa dei diritti umani in Israele, dovrà rendere nulla la legge. Insieme ad altre leggi approvate negli ultimi mesi dalla Knesset (dal giuramento di fedeltà per immigrati, al divieto di celebrare la Nakba, al permesso concesso a comunità di residenti di distinguere fra abitanti ebrei e non) quest’ultima testimonia dell’ondata di Mccartismo che inquina pericolosamente il tessuto democratico del paese. JCALL in un comunicato (www.jcall.eu) condanna la legge che “malgrado la nostra opposizione ai movimenti che sostengono le attività di “boicottaggio, disinvestimento e sanzioni” (BDS) contro Israele, appare in totale contrasto con i principi fondamentali di libertà d’espressione in una democrazia. Contrariamente agli obiettivi annunciati dai promotori, secondo i quali si tratterebbe di proteggere Israele, noi pensiamo che una legge del genere darà utili munizioni a coloro che mettono in questione il carattere democratico dello Stato di Israele e incitano alla sua delegittimazione. Auspichiamo che la Corte Suprema di Israele, a cui si sono già appellate diverse organizzazioni israeliane per la difesa dei diritti umani, renderà nulla questa legge.

Giorgio Gomel