Indifferenti

Il 23 ottobre del 2003 partecipai, insieme ad altri (in realtà pochi) rappresentanti religiosi e istituzionali, ad una toccante cerimonia sul piazzale del Campidoglio davanti alle bare di 13 somali musulmani morti annegati durante una traversata verso Lampedusa. Ci fu un sussulto dell’opinione pubblica, l’omaggio istituzionale e le esequie a spese del Comune. Ieri 25 morti soffocati nella stiva di un barcone approdato a Lampedusa, che si aggiungono alle decine o centinaia di vittime di trasporti disumani degli ultimi giorni, mesi ed anni e che non riescono a smuovere più nessuno e che diventano solo una piccola notizia. La tragedia che si svolge nei mari a noi vicini richiede intelligenza politica e capacità di decisioni delicate e dolorose, e non invidiamo chi le deve prendere. Quello che però bisogna evitare è di abituarsi e rimanere indifferenti alla notizia di un morto affogato o soffocato o disperso in mare.

rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma