Moshè…
All’inizio della Parashà di Vaetchanàn riviviamo tutto il dramma di Moshè a cui, nonostante la reiterata e accorata supplica, viene ribadito il diniego a entrare in Eretz Israel. Al senso di compassione che ci sollecita questa pagina si aggiunge l’inquietante interrogativo sull’inspiegabile silenzio del popolo ebraico di fronte a questo dramma. E pensare che sono proprio le manchevolezze del popolo a causare il licenziamento del Maestro (Devarìm,3; 26). Nessuno della Comunità sembra alzare una voce per perorare la causa di colui che ha trascurato moglie e figli per dedicarsi interamente alla sua gente. Se Moshè resta il modello di riferimento di tutti i Maestri che a lui si rifanno sarà forse anche questa sua feroce solitudine a scoraggiare le vocazioni rabbiniche?
Roberto Della Rocca, rabbino