Champions – Vittoria (con rimpianti) per il Maccabi Haifa

Missione compiuta solo a metà per il Maccabi Haifa che ieri sera, impegnato nell’ultimo turno preliminare di Champions League contro i belgi del Genk, ha ottenuto una vittoria importante lasciando però per strada non pochi rimpianti. Un’affermazione guastata infatti nella ripresa dal classico goal dell’ex che tiene ancora aperti i giochi per la qualificazione alla massima competizione continentale. Partenza sprint per i padroni di casa che davanti al pubblico del Ramat Gan – tra cui alcuni italkim (sugli spalti in bella evidenza gli striscioni “inferno verde” e “forza Maccabi”) – si portano avanti con Amasha, che all’ottavo minuto di gioco è bravo a controllare un passaggio di Meshumar, sfuggire a Nadson e realizzare il suo quarto goal personale nelle qualificazioni. Il continuo forcing israeliano produce il bis. Stavolta la firma è del bomber georgiano Dvalishvili, ben servito sotto porta da Golasa. Prima dell’intervallo anche una spettacolare traversa su punizione dello stesso Dvalishvili oltre ad un paio di buone chance sui piedi di Amasha e Vered. Il Genk è poca cosa anche se ogni tanto si fa vedere dalle parti dell’estremo difensore israeliano Davidovitch. La seconda frazione inizia sulla falsariga della prima: dominio Maccabi e Genk intimorito sulle sue. A sorpresa però gli ospiti accorciano. Nwanganga si spinge in avanti e impegna Davidovitch, l’ex Maccabi Barda si avventa sul rimpallo e firma il 2-1. I belgi prendono coraggio, il pubblico trattiene il sospiro. È Hyland in particolare a sfiorare il pareggio. Il suo tiro attraversa una selva di gambe ma Davidovitch è bravo a neutralizzare ripetendosi anche sul finale di partita sul colpo di testa dello scatenato Nwanganga. Pochi istanti e cala il sipario sul match. Per il Maccabi la sensazione di una grossa occasione sprecata in vista dell’insidiosa partita di ritorno in programma in Belgio tra neanche una settimana.

MACCABI HAIFA – GENK 2-1
Amasha (8’), Dvalishvili (28’), Barda (61’)

a.s.