…retropensieri

Agosto. Pensieri torridi di un dietrologo. Sul Corriere della Sera del 18 agosto, a pagina 2 (non a pag. 39), Giuliana Ferraino scrive sulle cause della crisi finanziaria-economica. Titolo: “Soros, Paulson e Cohen: ecco i signori che agitano le borse”. Sottotitolo: “Il caso hedge fund”. Il finale a effetto: “La vendita allo scoperto a scopo ribassista è una delle tecniche preferite per guadagnare in tempi di crisi. I nomi più famosi? George Soros. John Paulson. Steven Cohen. La lista è assai lunga”. Dunque, Soros: un vecchio ebreo ungherese che vive in America e sostiene molte cause comunitarie (fra cui JStreet/JCall). Dunque, sì. Poi Cohen: con quel nome, ovviamente sì. Paulson: difficile giudicare, forse no. Ma nell’articolo si parla anche di altri protagonisti della calda estate finanziaria. Il professor Tobin, l’autore della proposta di tassare le transazioni finanziarie, dunque una proposta anti-speculativa: bene, anche lui sì. Contro di lui, il duo Merkozy. Angela Merkel: sicuramente no. Nicolas Sarkozy: certo, con quel nonno di Salonicco. E sta con Carla: che di cognome fa Bruni Tedeschi. Entrambi eleggibili per la Legge del Ritorno (basta avere un nonno). Allora forse sì. Ma, dunque, chi agita le borse? Ce l’hanno o non ce l’hanno questo controllo quei signori? E se gli autori, nonché i beneficiari, delle vendite al ribasso non fossero solo quei signori, ma soprattutto le maggiori banche negli Stati Uniti e in Europa?