ebraismo…
Quando la cultura ebraica rimane essenzialmente passiva, non frequentemente vissuta, o un’esperienza vissuta da spettattore, o come un fenomeno da palcoscenico, finisce col divenire banale se paragonata alla cultura dominante in cui si vive. E’ un approccio di natura letteraria, quasi romanzesca, con la propria identità che genera una visione della vita ebraica quasi fosse una realtà virtuale, un “c’era una volta……”. Oggi più che mai il sostantivo ebreo, diventa irrilevante senza l’aggettivo ebraico. Fare cultura significa lavorare sulle proprie rappresentazioni di sé e del mondo: qual’è l’immagine culturale ebraica che vogliamo acquisire, comunicare e trasmettere? Questo è il quesito che dovremmo porci e le risposte che daremo saranno decisive per le nostre scelte e tali da misurare i valori di vita che ha per noi tutti l’identità ebraica.
Roberto Della Rocca, rabbino