…humour
Torna di attualità il dibattito sullo humour ebraico. Forse è davvero una liberazione di energia. Ma è anche capacità di autocritica – o masochismo puro. È difesa dalla prevaricazione: una risata dell’animo afflitto che trascende le difficoltà della vita; ed è dichiarazione implicita di superiorità morale di fronte a chi non si è in grado di affrontare fisicamente; o è l’aggressività dell’inetto che invece di rivolgerla contro gli altri la rivolge contro se stesso. Forse con più pragmatismo e maggiore realismo, l’illustratore e grafico di Lodz, Arthur Szyk (bellissima la sua Haggadah!), considera invece il Witz ebraico una contesa sociale interna, un segno della continua lite fra gli ebrei, e dell’ebreo con se stesso. Evidentemente Szyk aveva sperimentato la cosa dall’interno.
Dario Calimani, anglista