Qui Roma – La Notte della Cabbalà
Grandi emozioni in arrivo nel cuore di Roma. Nelle prossime ore la città si prepara infatti a vivere tutta d’un fiato le suggestioni della Notte della Cabbalà, evento circondato da crescenti curiosità che nella notte di sabato catalizzerà l’area del vecchio Ghetto con la partecipazione del Comune di Roma, dalla Comunità ebraica capitolina e dallo staff del Festival Internazionale di Letteratura Ebraica che proprio in tale occasione aprirà i battenti della quarta edizione. Ricco il programma che si aprirà con la fine del riposo ebraico dello shabbat per proseguire fino a tarda notte tra eventi musicali, teatro, degustazioni e dj set. Il tutto all’insegna della cultura, del divertimento e della valorizzazione di un quartiere che è tra i pezzi di storia più autentici della Capitale. Apertura in grande stile: momento inaugurale sarà infatti un incontro con lo scrittore israeliano Abraham Yehoshua al Tempio di Pietra. In seguito l’attenzione si sposterà nella zona del Ghetto con eventi in programma al Palazzo della Cultura, al Teatro di Marcello e a Largo 16 ottobre. Tra gli ospiti rabbini, artisti e intellettuali. Porte aperte inoltre per la sinagoga e il Museo Ebraico mentre i ristoranti kosher del Portico d’Ottavia sono stati allertati per tenere alzata la serranda oltre il normale orario di chiusura. E mentre ci si adopera per gli ultimi aspetti logistici, cresce l’attesa della gente. “Il nostro call center sta ricevendo numerose chiamate di persone che manifestano interesse ed entusiasmo. Non posso quindi che essere ottimista per la buona riuscita dell’operazione” racconta Francesco Marcolini, presidente di Zetema, società di promozione interamente partecipata dal Comune di Roma che ha lanciato questa novità culturale nel palinsesto dell’estate romana di cui è per l’appunto ciliegina sulla torta conclusiva. “Si tratta di una preziosa occasione per valorizzare e vivere intensamente una zona ricca di poesia e significato. Un modo per assaggiare l’ebraismo da un punto di vista culturale ma anche ricreativo e gioioso, uno degli obiettivi su cui abbiamo lavorato con maggiore slancio in questi tre anni iniziati proprio con l’organizzazione del Festival di Letteratura Ebraica”. Alle prime luci dell’alba il passaggio di consegne: da quel momento sarà infatti il Festival a monopolizzare l’attenzione dei visitatori dell’area ghettaiola per una intensa quattro giorni di incontri, dibattiti e riflessioni che coinvolgerà nomi illustri del panorama letterario internazionale e che si snoderà tra Palazzo della Cultura, Museo Ebraico ed Ermanno Tedeschi Gallery. “Rispetto agli anni scorsi – spiega Raffaella Spizzichino, curatrice del Festival assieme a Shulim Vogelmann e Ariela Piattelli – è stato deciso di concentrare le nostre attività nel quartiere ebraico. È una scelta che vuole dare nuovo impulso e centralità a questa area così ricca di storia, fascino e significato. Il programma è vasto e credo possa facilmente adattarsi a vari gusti e sensibilità”. Tra gli ospiti alcuni grandi protagonisti del settore (su tutti Yehoshua e Howard Jacobson, che lo scorso anno fu costretto a declinare l’invito per il contemporaneo conseguimento del prestigioso Man Booker Prize) oltre a rabbini, storici e intellettuali. Inoltre tanta musica e arte con attenzione particolare rivolta al patrimonio di conoscenza, tradizione e memoria dell’antichissima comunità ebraica romana. Vari i filoni tematici in agenda: dal Talmud alla Cabbalà, dal teatro giudaico-romanesco alle vicende comunitarie legate all’abbattimento dei cancelli del Ghetto e al processo di unificazione nazionale di cui il prossimo 20 settembre si celebrerà proprio uno degli anniversari più attesi.