Mattan Torà…

All’inizio della parashà di Nitzavim, Dio stabilisce un patto con chi è presente e con chi non lo è. È ovviamente paradossale stabilire un patto con chi non c’è. I Chakhamìm dicono che la Torà si riferisce alle anime del popolo ebraico che sono tutte presenti nel momento del patto. Rabbi Itzchak Hutner chiama questo patto Mattàn Torà delle anime. Egli dice che c’è uno schema classico di trasmissione della tradizione ebraica, si trasmette cioè di padre in figlio, è la cosiddetta catena della tradizione. A questo tipo di trasmissione ha un difetto, se si salta un anello della natura della catena, la catena non esiste più. In vari momenti della storia ebraica, e in particolare nella nostra epoca, gli anelli della catena sono saltati. Proprio per questo è fondamentale il Mattàn Torà delle anime, ognuno di noi può recuperare ciò che si è perso ricercandolo in se stesso, nella propria anima. Secondo Hutner aiutare gli ebrei in quest’opera è il compito fondamentale dei Maestri d’israele.

Alfono Arbib, rabbino capo di Milano