Un anno per la concordia e la saggezza
Invio a voi tutti i più sinceri e fraterni auguri per l’anno 5772 appena iniziato. Stiamo attraversando un periodo intenso e pieno di novità, al tempo stesso promettenti e pericolose, per fronteggiare le quali saranno determinanti la concordia e la collaborazione fra noi tutti. Sia in Medio Oriente sia in altre regioni, assistiamo allo sviluppo di forti tensioni sociali e a un veloce cambiamento degli equilibri politici e strategici. Grandi occasioni e grandi pericoli si profilano all’orizzonte, anche come conseguenze di una instabilità economica che non conosce confini. Per l’ebraismo italiano sarà l’anno in cui troverà attuazione il nuovo Statuto, che, in base alle nostre capacità, potrà segnare uno scatto di vitalità, partecipazione o, viceversa, un regresso verso una problematica governabilità. Cari amici, operiamo affinché le comunità ebraiche avanzino e progrediscano con coraggio, diano prova di saggezza e di equilibrio, sviluppino una dialettica interna sana, vitale e rispettosa delle persone e delle idee, recuperino in pieno il loro ruolo di centri di attrazione, di accoglienza e di integrazione all’interno dei quali si esprima tutta la ricchezza costituita dalle nostre migliori risorse intellettuali e operative.
Shanà Tovà.
Renzo Gattegna, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane