…vita
Nell’appassionato libro-pamphlet Se niente importa. Perché mangiamo gli animali? lo scrittore ebreo americano Jonathan Safran Foer cita questa conversazione avuta con la nonna, sopravvissuta alla Shoah in Europa, che introduce il testo e ne spiega il titolo.
“Non era un granché mangiare dai bidoni della spazzatura. Mangiavo quello che gli altri non erano disposti a mangiare. […] Mangiavo cose che non ti direi mai. […] Il peggio arrivò verso la fine. Moltissime persone morivano proprio alla fine, e io non sapevo se avrei resistito un altro giorno. Un contadino, un russo, Dio lo benedica, vide in che stato ero, entrò in casa e ne uscì con un pezzo di carne per me.”
“Ti salvò la vita.”
“Non lo mangiai.”
“Non lo mangiasti?”
“Era maiale. Non ero disposta a mangiare maiale.”
“Perché?”
“Che vuol dire perché?”
“Come? Perché non era kasher”?
“Certo.”
“Ma neppure per salvarti la vita?”
“Se niente importa, non c’è niente da salvare.”
Laura Quercioli Mincer, slavista