colpe…

“Non siamo così sfrontati e ostinati da dire davanti a Te, Signore Dio nostro e Dio dei nostri padri, che siamo giusti e non abbiamo peccato”. È l’inizio del viddui – la confessione delle colpe – che abbiamo più volte recitato ieri, durante il digiuno di Kippur. È una introduzione in apparenza inutile: in effetti subito dopo comincia l’elenco alfabetico delle trasgressioni. Prima della consapevolezza specifica, evidentemente, è necessario liberarsi dall’idea di essere senza colpe; tutti i giorni, come tutti i giorni si recita il viddui.

Benedetto Carucci Viterbi, rabbino