Gilad, attesa e speranza

Cinque anni e mezzo di prigionia, oltre un quinto della sua giovane vita. Questo il prezzo che Gilad Shalit, soldato israeliano tenuto ostaggio per quasi duemila giorni nella Striscia di Gaza, ha dovuto pagare alla guerra del terrore e del disprezzo della vita umana condotta dai terroristi di Hamas. Ripercorriamo alcune tra le tappe più significative di questa lunga e drammatica vicenda che ha tenuto col fiato sospeso il mondo intero.
2006
25 giugno
Militanti di Hamas lanciano un attacco in territorio israeliano dalla Striscia di Gaza uccidendo due soldati e catturando Gilad Shalit.
28 giugno
Truppe israeliane invadono la Striscia.
15 settembre
Una lettera scritta da Gilad raggiunge la sua famiglia attraverso mediatori egiziani.
26 novembre
Viene annunciato il coprifuoco a Gaza.
2007
14 giugno
Hamas prende possesso della Striscia di Gaza al termine di violentissimi scontri con i militanti di Abu Mazen. La faida interna palestinese lascia sul campo oltre cento morti e migliaia di feriti.
25 giugno
La tv israeliana trasmette un nastro audio registrato dai rapitori di Shalit in cui chiedono cure mediche e infine il rilascio dei palestinesi catturati.
26 dicembre
Alcuni alti dirigenti di Hamas annunciano che Shalit non sarà liberato fino a quando Israele scarcererà a sua volta 1400 prigionieri palestinesi, alcuni dei quali condannati a lunghe pene detentive.
2008
14 aprile
I leader di Hamas propongono una tregua di sei mesi a Israele precisando però che la vicenda Shalit dovrà essere trattata separatamente.
9 giugno
La televisione israeliana annuncia che i genitori di Gilad hanno ricevuto una lettera scritta di proprio pugno dal figlio.
25 settembre
Hamas respinge al mittente, ritenendola insufficiente, la lista di prigionieri che Israele è pronto a liberare in cambio di Shalit.
19 dicembre
Termine senza ulteriori procrastinazioni la tregua tra Hamas e Israele.
27 dicembre
Inizia l’operazione militare Piombo fuso sulla Striscia di Gaza. Alla fine delle ostilità si conteranno centinaia di morti e migliaia di feriti.
2009
18 gennaio
Nuovo cessate il fuoco tra Hamas e Israele.
30 settembre
Hamas e Israele raggiungono un nuovo accordo: 20 donne palestinesi incarcerate verranno rilasciate in cambio di una prova inconfutabile che Shalit è ancora vivo. Il 2 ottobre verrà diffuso da Hamas un video che ritrae Gilad, provato dalla lunga prigionia ma in buona salute.
2010
27 giugno
I genitori di Gilad iniziano una marcia di 12 giorni che li porterà dalla loro casa nel nord del paese fino alla residenza del primo ministro Netanyahu a Gerusalemme. Là si accamperanno (e sono tuttora accampati) per sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale e fare pressioni sul governo israeliano nel merito della vicenda del rapimento del figlio.
2011
9 aprile
Forze militari israeliane annunciano che Tayser Abu Snima, uno dei leader di Hamas ucciso poche ore prima durante un raid, era “direttamente” e “fisicamente” coinvolto nella cattura di Shalit.
23 giugno
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa contatta Hamas chiedendo di avere una prova che Gilad sia ancora vivo.
11 ottobre
Israele e Hamas raggiungono un accordo per la liberazione di Gilad in cambio della scarcerazione di oltre un migliaio di prigionieri palestinesi.
18 ottobre
Gilad Shalit è un uomo libero