succà…

La succà, precaria per definizione, ci indica l’inconsistenza della materialità e la nostra dipendenza dalla protezione divina. Solo in questo modo può diventare quella succà di pace che invochiamo ogni sera, nella tefillà di arvit: è infatti sulla base di tali valori che i conflitti perdono di senso.

Benedetto Carucci Viterbi, rabbino