Antisemitismo e antidoto all’odio

È stato presentato questa mattina a Palazzo Montecitorio il documento conclusivo sull’antisemitismo appena approvato all’unanimità dal Comitato parlamentare di Indagine Conoscitiva presieduto dalla vicepresidente della Commissione Affari Esteri della Camera Fiamma Nirenstein. Alla presenza tra gli altri del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e di autorevoli rappresentanti del mondo istituzionale, della Chiesa e della società civile – letti inoltre in apertura i messaggi del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del presidente della Camera Gianfranco Fini e del ministro degli Esteri Franco Frattini – sono stati illustrati i punti salienti di questo prezioso documento, articolato nelle molte declinazioni più o meno manifeste del fenomeno dell’antisemitismo, che lancia più di un campanello di allarme sul livello di tolleranza e apertura della società italiana. C’è un numero in particolare che fa riflettere: il 44 per cento degli italiani, stando a quanto riporta lo studio statistico realizzato dal Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano, dichiara di non provare simpatia per gli ebrei. Analogo sentimento per oltre un giovane italiano su cinque. Desta poi molta preoccupazione, tra i vari aspetti censiti, la crescita esponenziale del razzismo in rete con 8mila siti web nel mondo, di cui non pochi nel nostro paese, impegnati quotidianamente nell’odio antiebraico e nella diffusione del pregiudizio. Su questi e su molti altri punti di criticità si è concentrata l’attività dei parlamentari del Comitato, impegnati allo stesso tempo a individuare soluzioni per contrastare il fenomeno. “I dati emersi sono allarmanti quanto innovativi” spiega Fiamma Nirenstein auspicando, al pari degli altri relatori, che il documento possa rappresentare un punto di riferimento per future modalità di intervento pedagogico-sociali. Apprezzamento per la conclusione della ricerca è stato tra gli altri espresso dal vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Claudia De Benedetti, dal presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma Leone Paserman e dal semiologo Ugo Volli, firma autorevole e apprezzata dei media UCEI che ha parlato di “iniziativa che onora il Parlamento”. “Ringrazio a nome dell’ebraismo italiano il Comitato che ha lavorato alacremente e affermo che noi siamo qui oggi per riconoscere il valore di un’indagine che ricorda il passato guardando al futuro” ha detto Claudia De Benedetti. Nel suo intervento la vicepresidente UCEI si è inoltre soffermata sulla drammatica vicenda di Stefano Gay Taché, giovanissima vittima romana dell’odio, ed ha chiuso con le seguenti parole: “Grazie per essere venuti qui oggi a riflettere e ricordare. Ma soprattutto grazie per ciò che farete affinché i tanti spunti che ci vengono offerti non siano inascoltati”.

a.s