Shalit – “Oggi riabbracciamo un figlio”

Appresa la notizia della liberazione di Gilad Shalit, il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha dichiarato:

“Il rilascio odierno di Gilad Shalit è una notizia straordinaria che riempie il cuore di gioia e di commozione. Si tratta di un momento emozionante al quale si è potuti arrivare grazie alla decisione, presa dal governo israeliano, di liberare in cambio di Gilad oltre mille prigionieri palestinesi. Una decisione difficile e sofferta che rischia di avere ripercussioni in termini di sicurezza nazionale e che per questo è stata al centro di una intensa dialettica all’interno dello schieramento di governo. Nonostante le perplessità si è però deciso di operare ispirandosi a uno dei principi cardine dello Stato di Israele, cioè quello che contempla il massimo sforzo possibile, anche a costo di prezzi apparentemente sproporzionati da pagare, per la tutela e l’integrità fisica di ogni singolo soldato e cittadino israeliano. È questo un insegnamento etico alla base dell’ebraismo che ritroviamo ad esempio nel Talmud dove si dice: “Chi salva una vita salva il mondo intero”.
“Queste ore segnano il ritorno alla vita di Gilad, un ragazzo di 25 anni che ha trascorso oltre un quinto della sua giovane esistenza in condizioni drammatiche e senza possibilità di comunicare con il mondo esterno. In questi anni il suo rilascio è stato chiesto a gran voce da governi, diplomatici, comunità ebraiche ed esponenti della società civile a tutti i livelli. Abbiamo seguito la sua vicenda con partecipazione, preoccupazione e speranza. Sempre in attesa di buone notizie che non arrivavano mai. Per questo anche noi, assieme a Noam e Aviva Shalit, riabbracciamo oggi un figlio”.