spiritualità…

Spesso ci viene domandato perché la festa di Simchath Toràh, che è una festa comandata dai Maestri, sia stata posta proprio alla fine di questo ciclo di ricorrenze e quale sia il legame tra questa e la festa di Sukkòth. I Maestri ci insegnano che tutte le ricorrenze del mese di Tishrì sono legate tra loro, da un rinnovamento spirituale che è la forza e l’energia per il nuovo anno che stiamo per intraprendere. Durante la festa di Sukkòth veniva offerta, eccezionalmente per questi sette giorni, sull’altare del Tempio di Gerusalemme dell’acqua, al fine di chiedere al Creatore un’abbondanza di acqua per il nuovo anno. Ed è anche noto a tutti che nel giorno di Sheminì ‘Azèreth viene cambiata la richiesta all’interno della preghiera, e che da richiesta di rugiada si passa ad una richiesta di acqua. I Maestri paragonano la Toràh al acqua perché cosi come un uomo non potrebbe sopravvivere senza acqua, un ebreo non può sopravvivere senza Toràh. E così come l’acqua che è un dono che viene dall’alto, e va verso il basso ed irriga, nutre tutti gli esseri viventi e fa germogliare la terra, la Toràh viene dall’Altissimo per noi che siamo qui in basso e nutre lo spirito di ogni essere vivente.

David Sciunnach, rabbino