Sodoma…

Secondo il midràsh nella città di Sodoma, la cui distruzione è raccontata nella parashà di questa settimana, c’era un letto di una sola misura. Se qualcuno aveva le gambe corte venivano allungate, se erano troppo lunghe tagliate. A Sodoma bisognava essere tutti uguali. Nessuno poteva aspirare a elevarsi. Ogni differenza era vista con sospetto. Secondo la tradizione ebraica invece nessuno di noi è uguale all’altro. Ognuno ha una missione da compiere che solo lui può compiere. Rav Soloveitchik dice che l’aspirazione ebraica non è l’uguaglianza ma l’unità e che l’unità è raggiungibile solo se si ha coscienza dell’unicità di ognuno.

Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano