Isacco…

La “legatura di Isacco”, sacrificio mancato, è per certi versi un sacrificio a tutti gli effetti. Così suggerisce una autorevole linea di interpretazione della tradizione. Isacco, dice Rav Eliashiv, è come un oggetto perduto al cui ritrovamento si rinuncia: anche se è intatto non appartiene più al legittimo propietario.Quando Isacco lascia il luogo della legatura non è più l’Isacco di prima, è un’altra persona; ed in effetti, nota Rav Eliashiv, l’angelo che ferma Abramo gli dice: “Non toccare il ragazzo”: ragazzo e non Isacco. È una sorta di neonato ancora senza nome.

Benedetto Carucci Viterbi, rabbino